Coronavirus: Dai servizi educativi per l’infanzia alle Università, è possibile chiedere il rimborso?

L’emergenza coronavirus e le conseguenti drastiche misure del governo non hanno soltanto limitato la libertà personale e di circolazione dei cittadini; la chiusura di tutte le attività commerciali non essenziali, sancita da governo con gli ultimi Dpcm, ha comportato anche una drastica compressione del diritto al lavoro, tutto ciò in nome di un’altro fondamentale diritto di interesse tanto individuale quanto collettivo, il diritto alla salute.
Non c’è dubbio, quindi, che milioni di famiglie risentano della crisi economica, essendo il nostro un paese, ormai, momentaneamente fermo; di conseguenza, molti genitori si chiedono se sia giusto continuare a pagare le rette per i servizi educativi dell’infanzia, anche se i propri figli non ne usufruiscono, essendo, questi servizi, giustamente, sospesi.

E’ possibile quindi chiedere il rimborso di Asili, nidi e mense scolastiche?

  1. -Per quanto riguarda gli asili comunali, è stato già disposto, da parte dei municipi, l’annullamento dei versamenti riguardanti sia le rette che le mense scolastiche
  2. -Nel caso di scuole o asili privati, al fine di ottenere il rimborso della retta, si dovrà vedere cosa stabilisce il contratto in caso di chiusura determinata da eventi esterni.
    E’ importante ricordare che qualora all’interno del contratto non ci fosse nessuna clausula in proposito, sarà possibile per le famiglie chiedere il rimborso; in questo ultimo caso la richiesta dovrà essere inoltrata tramite PEC o raccomadata con ricevuta di ritorno.
    Potrebbe anche essere valutata l’ipotesi di sottrarre la retta già pagata dalle successive mensilità.

Come comportarsi nel caso in cui la scuola abbia predisposto corsi on-line per la didattica a distanza?

In questo caso la famiglia, valutando la nuova offerta formativa, è libera di accettare o meno la proposta della scuola, considerando anche la sua possibilità di usufruire del servizio messo a disposizione (fornitura di pc o tablet). In ogni caso è opportuno comunicare per iscritto il rifiuto.

E’ possibile chiedere il rimborso delle rette dell’ Università?

In questo caso il Decreto Cura Italia al 5 comma dell’art 101 ha stabilito che le attività formtive a distanza restano valide ai fini del raggiungimento dei crediti formativi. In via generale non è quindi possibile ottenere un rimborso.
Si ricorda, comunque, che proprio valutando i disagi che hanno subito gli studenti in questo periodo,il governo con l’appena menzionato decreto, ha prorogato fino al 15 giugno 2020 l’ultima sessione delle prove finali, per il conseguimento del titolo di studio relativo all’anno accademico 2018/2019.

Vale la pena ricordare che, nei casi nei quali è previsto il rimborso, a causa della sospensione delle attività, a quest’ultimo non può essere aggiunto anche il diritto del consumatore al risarcimento del danno. Infatti la sospensione dell’attività e, di conseguenza, la mancata prestazione è causata da un evento di forza maggiore.

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Lo stesso, ove possibile, provvede all’anticipo di tutte le spese vive e non richiede alcun anticipo sul compenso dell’attività professionale.

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